
Allattamento al seno: cosa aspettarsi il primo mese
Allattamento al seno: cosa aspettarsi il primo mese
L’avvio dell’allattamento al seno nei primi giorni è particolarmente importante perché può influenzarne la prosecuzione: in ogni punto nascita andrebbe favorito, subito dopo il parto, il contatto pelle a pelle, che consiste nel porre il neonato sul corpo della madre dopo averlo ben asciugato e coperto con teli caldi.
Questa pratica ha il vantaggio di favorire l’avvio della prima poppata, di ridurre il rischio di ipoglicemia e di stabilizzare la temperatura corporea e il battito cardiaco del piccolo, oltre a fornire uno stimolo positivo per la produzione di latte.
Se le condizioni di salute della mamma o del neonato non consentono di eseguire un contatto pelle a pelle in sala parto, sarà importante avviare l’allattamento il prima possibile, non appena le condizioni lo permetteranno.
Nella pratica dell’allattamento al seno è molto importante coinvolgere anche il padre: infatti un papà consapevole dell’importanza di tale pratica e che coopera con la mamma in tal senso (banalmente anche aiutandola nella gestione delle attività familiari) consente un efficace e più duraturo allattamento del piccolo
Nonostante allattare giorno e notte sia normale e faciliti lo sviluppo della produzione di latte, può essere faticoso.
Sii paziente, prenditi cura di te stessa e abbi fiducia, perché diventerà molto più semplice dopo il primo mese e una volta che la produzione di latte si sarà avviata.
Con quale frequenza mi devo aspettare di allattare?
Lo stomaco del neonato è piccolo ma si sviluppa rapidamente. Nella prima settimana è grande quanto un'albicocca, mentre nella seconda ha le dimensioni di un uovo di gallina grande così da adattarsi alla tua crescente produzione di latte.
Allattare il bambino ogni volta che lo desidera e quanto vuole, gli permetterà di riacquistare il peso che aveva alla nascita e di continuare a crescere.
"Potresti aspettarti di allattare all'incirca ogni due-tre ore durante il giorno, mentre di notte gli intervalli tra una poppata e l'altra saranno più lunghi: di tre-quattro ore o addirittura di cinque", spiega Cathy Garbin, consulente per l'allattamento riconosciuta a livello internazionale.
"Ricorda, però, che ogni giorno è diverso, così come tutti i neonati sono diversi tra loro. Alcuni bambini si nutrono rapidamente e si saziano in 15 minuti, mentre altri rimangono attaccati per un'ora. Non confrontare i ritmi di alimentazione del tuo bambino con quelli di altri, potrebbero essere completamente diversi".
A ogni poppata lascia che il bambino succhi tutto latte che desidera da un seno e poi offrigli l'altro, che potrebbe accettare o rifiutare.
Quando sarà sazio si staccherà in modo naturale e sembrerà rilassato e appagato, talmente tanto che potrebbe addormentarsi. Alla poppata successiva offri prima l'altro seno.
Puoi utilizzare una app per appuntarti il lato da cui stai allattando oppure un braccialetto o un elastico per capelli da passare da un lato all'altro del polso una volta terminato di allattare in modo da ricordarti alla poppata successiva se dare il seno destro o sinistro.
Perché il mio bambino vuole nutrirsi continuamente?
Questo primo mese è solitamente il più faticoso dal punto di vista dell'allattamento al seno. Non pensare di non avere latte a sufficienza solamente perché il tuo bambino sembra avere sempre fame o perché si nutre molto spesso, magari ogni 45 minuti.
Nel primo mese i neonati devono nutrirsi spesso per riuscire ad avviare e sviluppare la produzione di latte, gettando così le basi per una buona produzione di latte futura.
Non dimenticarti, inoltre, che i neonati desiderano avere un contatto quasi costante con la madre; le luci intense e i suoni del mondo esterno possono fare paura inizialmente e il tuo bambino ha bisogno di sentirti vicina per stare tranquillo.
Sara, tre figli, dal Regno Unito, è d'accordo: "Se un neonato piange, non significa necessariamente che abbia fame; a volte i miei bambini desideravano semplicemente stare con me o succhiare per sentirsi al sicuro. Utilizza una fascia e una culla per il co-sleeping. Non guardare l'ora, ma riposati ogniqualvolta riesci. Le pulizie non sono importanti; lascia che gli altri si occupino di te e non solo per tre giorni, ma per almeno sei settimane! Goditi le coccole e l'intimità tra te e il tuo bambino e non dubitare mai del tuo corpo".
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Il mio neonato ha bisogno di un programma di allattamento al seno?
Il tuo bambino è troppo piccolo per seguire una routine, quindi dimenticati dei programmi di allattamento e lascia che sia lui a guidarti.
"Puoi leggere libri su come riuscire a far seguire un programma al tuo bambino, ma lui non potrà né leggerli né capirli", commenta Cathy. "Ogni neonato è unico. Alcuni possono adattarsi, molti altri no. La maggior parte con il tempo troverà il proprio ritmo".
Alcune mamme affermano che impostare una routine è stata la scelta migliore per i loro neonati, ma questi probabilmente rientravano in quella piccola percentuale di bambini che si nutrirebbe comunque solamente ogni quattro ore! Nemmeno gli adulti mangiano e bevono tutti le stesse cose, alla stessa ora, ogni giorno, quindi perché il tuo bambino dovrebbe seguire una routine così rigida?
Piuttosto, offrigli il seno ogni volta che sembra avere fame. Il pianto è un segnale avanzato, quindi cerca di accorgerti dei segnali precedenti, come quando si lecca le labbra, apre la bocca, si succhia la mano e ruota la testa con la bocca aperta, il cosiddetto riflesso di suzione.
Cos'è il riflesso di eiezione?
All'inizio di ogni poppata il bambino, che è affamato, succhierà rapidamente dal capezzolo, stimolando il riflesso di eiezione, che spinge il latte attraverso i dotti lattiferi.
"La stimolazione del capezzolo fa sì che il cervello rilasci l'ormone ossitocina", spiega Cathy. "L'ossitocina attraversa il corpo e fa contrarre i piccoli muscoli presenti attorno alle ghiandole produttrici di latte del seno. Inoltre, dilata tutti i dotti attraverso i quali passa il latte, in modo che possa iniziare a fluire.
"In assenza del riflesso di eiezione il latte non fluisce liberamente. Si tratta di una risposta ormonale; di conseguenza, lo stress può ostacolarne lo stimolo o il corretto funzionamento. Ecco perché è davvero importante essere aiutata e sentirsi a proprio agio durante le poppate.
"Le ricerche dimostrano che ogni mamma ha il proprio ritmo di riflessi di eiezione durante le poppate", prosegue. "L'ossitocina è un ormone che agisce a breve termine e il suo effetto può terminare nel giro di 30-40 secondi. Il tuo latte fluisce e il bambino lo beve. Dopodiché, l'ossitocina si disperde e viene stimolato un nuovo riflesso di eiezione affinché il bambino possa nutrirsi ancora e così via. È per questo che i neonati fanno delle pause durante le poppate: è la natura".
Il riflesso di eiezione viene percepito da alcune mamme come un getto o un formicolio, ma gli studi affermano che il 21% delle madri che allattano al seno non sente nulla, come spiega Cathy: "Molte donne percepiscono solamente il primo riflesso di eiezione e non i successivi. Non preoccuparti se non lo senti; se il tuo bambino si alimenta bene è possibile che sia tu a non riconoscerlo".
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Come faccio a sapere se il mio latte è sufficiente per il bambino?
Non potendo controllare quanto latte beve il tuo bambino durante le poppate, potresti pensare che non ne assume a sufficienza. Cerca di fidarti del tuo corpo e del tuo bambino.
Potresti notare che, quando il latte inizia a fluire, il bambino rallenta il ritmo di suzione. Alcune mamme riescono a sentire chiaramente il bambino deglutire, mentre altre non sentono nulla. Sarà lui a farti capire se ha mangiato abbastanza, quindi osserva i suoi segnali. Molti neonati necessitano di una, due o tre sessioni al seno prima di aver finito.
"Immediatamente dopo una bella poppata noterai che il bambino è 'ubriaco di latte'. Avrà un aspetto rilassato e il suo linguaggio corporeo ti farà capire che è sazio", afferma Cathy. "Ricorda che anche i pannolini ti possono indicare se sta assumendo abbastanza latte. In questa fase il bambino allattato al seno bagnerà cinque o più pannolini al giorno ed evacuerà almeno due volte (spesso di più) una popò morbida e gialla".
Dopo il primo mese e fino all'introduzione di cibi solidi al sesto mese circa, le feci del bambino allattato esclusivamente al seno dovrebbero avere lo stesso aspetto ogni giorno: gialle, dalla consistenza granulosa, liquide e acquose. Il bambino potrebbe andare di corpo ogni giorno, ogni due-tre giorni o perfino più raramente.
Quando dovrebbe recuperare il suo peso alla nascita?
La maggior parte dei neonati perde peso durante i primi giorni di vita. È normale e non c'è nulla di cui preoccuparsi.
La maggior parte di essi perde dal 5 al 7% del peso alla nascita, mentre altri perdono fino al 10%. Quasi tutti i neonati recuperano questo peso entro il decimo-quattordicesimo giorno di vita.
Durante i primi tre-quattro mesi il peso del bambino dovrebbe aumentare almeno di 150 g a settimana. Tieni a mente, però, che i neonati possono crescere molto rapidamente in alcune settimane e più lentamente in altre, quindi il tuo consulente sanitario valuterà regolarmente la crescita e il benessere generale del tuo bambino.
Se sei preoccupata o se il bambino mostra segni di disidratazione, come urine scure, nessuna defecazione per più di 24 ore, la fontanella infossata (la zona morbida sulla testa), ittero, letargia, debolezza e mancato appetito (ad esempio se non si alimenta per quattro-sei ore di fila), consulta immediatamente un medico.
Cosa sono le poppate a grappolo?
Le poppate a grappolo sono le poppate molto frequenti che il neonato desidera fare nel giro di qualche ora.
Il picco avviene spesso di sera, tra le 18 e le 22, intervallo durante il quale i neonati sono spesso irrequieti e vogliono essere tenuti in braccio. Le mamme spesso riscontrano questo comportamento tra le due e le nove settimane di vita del neonato.
È un comportamento assolutamente normale e comune per i neonati che, durante il resto della giornata, sono invece sereni, mangiano, prendono peso e generalmente godono di buona salute.
Le poppate a grappolo possono anche essere il segnale di uno scatto di crescita del bambino, che ha bisogno di sentirsi al sicuro, rassicurato e amato. Potrebbe trovare difficile calmarsi o potrebbe sentirsi sopraffatto dalla stimolazione che il suo cervello in crescita riceve.
I bambini piccoli che si sentono esausti a volte hanno difficoltà a tranquillizzarsi e hanno bisogno di qualcuno che li aiuti.
Quale modo migliore per rasserenarsi di una poppata, che non è soltanto una fonte di nutrimento ma anche un aiuto contro i dolori e una fonte dell'ormone della felicità?
"Nessuno mi aveva mai parlato delle poppate a grappolo e al decimo giorno mi convinsi che non stavo producendo abbastanza latte da soddisfare le esigenze del mio bambino", ricorda Camilla, un figlio, dall'Australia. "Ero confusa. Mi venne detto di estrarre e integrare con latte in polvere, finché non decisi di chiamare l'associazione australiana per l'allattamento al seno. Mi spiegarono ciò che stava succedendo e che non c'era nessun problema legato alla mia produzione di latte".
Ricorda che questa fase è solamente temporanea. Prova a preparare la cena durante il giorno, mentre il bambino dorme, così da poterla semplicemente riscaldare e mangiare velocemente tra una poppata e l'altra.
Se hai qualcuno che ti aiuta, fai delle pause e affida loro il bambino affinché possano tenerlo in braccio e cullarlo. Se nessuno ti può aiutare e ti sembra di non farcela, metti un attimo il bambino nella culla e concediti qualche minuto per calmarti prima di riprenderlo in braccio.
Chiedi al tuo partner, ai tuoi familiari e agli amici di aiutarti con le faccende domestiche, con la preparazione dei pasti e con gli eventuali altri figli. Se te lo puoi permettere, puoi anche assumere qualcuno che ti aiuti con la routine domestica. Cerca di riposare molto, di mangiare bene e di mantenerti idratata.
"Mia figlia dormiva molto durante il giorno, mentre tra le 23 e le 5 aveva un intervallo di poppate a grappolo, il che era estenuante", racconta Janelle, una figlia, dagli Stati Uniti. "Mio marito cercava di alleggerire la situazione come poteva occupandosi delle pulizie, preparandomi da mangiare, facendo il bucato, cambiandole il pannolino, lasciandomi dormire ogniqualvolta era possibile e rassicurandomi sempre dicendo che stavamo dando il meglio di noi".
Allattare al seno: quando diventerà più semplice?
Questa prima fase è breve e speciale e nonostante possa sembrare infinita, diventerà sicuramente più facile!
Entro la fine del primo mese la tua produzione di latte si sarà stabilizzata e il bambino sarà più forte e più efficace nella suzione.
Anche eventuali problemi legati all'attacco del bambino dovrebbero essersi risolti e il tuo corpo sarà maggiormente in grado di produrre latte, per cui gli indolenzimenti e le perdite di latte inizieranno a diminuire.
"Le prime quattro-sei settimane sono le più difficili, dopodiché tutto inizia a sistemarsi", rassicura Cathy. "Arrivata al terzo mese, l'allattamento al seno diventa davvero facile, molto di più di pulire e preparare un biberon. Tieni duro"!
Più a lungo allatti al seno e maggiori benefici ne puoi trarre, dal risparmio rispetto all'acquisto di latte in polvere a un riposo migliore, dalla maggiore capacità immunitaria del tuo bambino a una migliore protezione da alcuni tipi di tumori per te.
"Se senti di non farcela, affronta la cosa giorno per giorno e poppata per poppata", consiglia Hannah, un figlio, dal Regno Unito. "Ero sicura che non sarei riuscita ad arrivare all'ottava settimana. Ora sono passate quasi 17 settimane ed è, oserei dire, facile".
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Fonte: Medela.it