
Arriva un fratellino: 10 consigli su come preparare il bambino al nuovo arrivo
Arriva un fratellino: 10 consigli su come preparare il bambino al nuovo arrivo
La nascita di un fratellino rappresenta un momento delicato per tutta la famiglia, in particolare per il primogenito che, d’un tratto, si trova a dover dividere le attenzioni dei genitori con un nuovo arrivato che necessita di tantissime attenzioni.
Anche se il bambino ha chiesto di avere un fratellino non significa che, al suo arrivo non ne sarà geloso.
Il primo aspetto di cui bisogna tenere conto dunque è che la gelosia per il nuovo arrivato, che sottende la paura di perdere le attenzioni e le cure dei suoi genitori, è del tutto fisiologica proprio perché non può essere evitata, ma è certamente possibile mettere in atto dei comportamenti che possano evitare le situazioni che possano peggiorarla.
In che modo i genitori possono gestire questa fase così delicata?
LA COMUNICAZIONE DELLA NOTIZIA
I genitori possono comunicare insieme la notizia dell’arrivo del fratellino o sorellina: “Sai che nella pancia della mamma c’è un fratellino in arrivo? Tra poco noi avremo un altro bambino e tu un fratellino, cosa ne pensi?”.
La modalità comunicativa scelta è già molto importante perché deve essere realistica, spesso infatti si dice ai bimbi che sta arrivando un nuovo fratellino con cui giocare, ma non è detto che sarà esattamente così: non lo sarà certamente nei primi mesi di vita, in cui il neonato mangia, piange e dorme per la maggior parte del tempo e questo potrebbe rappresentare una delusione per il primogenito che non ritrova le modalità relazionali che si sarebbe aspettato.
La domanda “cosa ne pensi?”, piuttosto che il “sei contento vero?”, implica la possibilità di mettere in conto emozioni ambivalenti: il primogenito infatti da un lato sarà contento ma dall’altro avrà anche un po' di paura per il cambiamento a cui andrà incontro, esattamente come i suoi genitori.
Il fatto che l’ambivalenza sia pensabile e che se ne possa parlare rappresenta un elemento protettivo per tutto il sistema familiare.
DURANTE LA GRAVIDANZA
È importante mettere in atto fin da subito dei comportamenti per coinvolgere il bambino nel nuovo evento che è a tutti gli effetti un “affare di famiglia”.
In questo modo non gli si dà l’impressione che le cose stanno drasticamente cambiando proprio a causa del fratellino.
Pertanto, coinvolgerlo nella gravidanza e nell’attesa è essenziale: la mamma potrebbe mostrargli le fotografie di quando era incinta e nel pancione c’era proprio lui, potrebbe fargli sentire il movimento del fratellino nel pancione, potrebbe chiedergli di partecipare nella scelta del nome del nascituro.
Lo si può coinvolgere anche nei preparativi del corredino, magari scegliendo insieme quali delle sue cose possono essere utilizzate anche dal fratellino.
È importante che il bambino sappia che la mamma trascorrerà qualche giorno in ospedale, che lì starà bene perché ci saranno dei bravi dottori che faranno nascere il fratellino e che anche lui starà bene a casa col papà e i nonni, che potrà andare a trovarla in ospedale fino a che non tornerà a casa col fratellino o che potrà telefonare e fare videochiamate ogni volta che desidera.
Se già sa leggere, potrebbe essere utile lasciargli dei bigliettini da leggere in momenti diversi della giornata (al risveglio, ai pasti, prima della nanna) in modo che senta la mamma vicina anche se lei non è fisicamente presente.
Al tempo stresso è consigliabile fare in modo che i cambiamenti che si appronteranno alla casa, ad esempio uno spostamento di mobili per fare spazio al neonato oppure un trasferimento della cameretta, avvengano prima della nascita: in questo modo il bambino non assocerà l’arrivo del fratellino con cambiamenti drastici e significativi che si ripercuotono sul suo quotidiano.
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DOPO LA NASCITA
Come già accennato è importante che il bambino possa andare in ospedale, sia prima che dopo la nascita.
Come sappiamo, però, ultimamente questo non è sempre possibile a seguito delle norme restrittive anti-covid. In questo caso, facciamo comunque in modo che il bambino sia rassicurato del fatto che la mamma sia in un luogo sicuro e che lui possa vederla ogni qual volta lo desideri attraverso videochiamate o lunghe telefonate.
Una volta tornata a casa dall'ospedale, potrebbe essere funzionale che il bambino abbia la possibilità di abbracciare la mamma prima ancora di conoscere il fratellino appena arrivato, qualche minuto per ambientarsi vedendo che mamma sta bene e che ci sono ancora tanti abbracci tutti per lui, il tempo di fargli raccontare cosa è successo quando lei era via e poi si possono fare le presentazioni ufficiali tra i fratelli.
Una cosa che è opportuno mettere in conto è anche il fatto che al neonato arriveranno tanti regali e che non tutti avranno la sensibilità di portare un pensierino anche per il più grande per cui i genitori potrebbero pensare a dei piccoli pensieri anche per lui, anche solo delle caramelline da tenere in casa all'occorrenza. Qualcosa che gli faccia sentire che la sua importanza non è diminuita con l’arrivo del più piccolo.
Una volta tornati a casa è importante facilitare l’integrazione tra i due senza responsabilizzare troppo il primogenito, coinvolgetelo nelle attività da svolgere col bambino e lasciate che possa tenerlo in braccio in presenza di adulti.
Cercate di tenere conto delle sue esigenze anche se in questa fase potrebbe essere più naturale pensare prima ai bisogni del più piccolo e aspettarvi che il primogenito sia già capace di aspettare “come un bambino grande”.
Se è possibile cercate di mantenere le attività che svolgevate con lui prima dell’arrivo del fratellino e quando non è possibile farlo dategli sempre una motivazione reale e comprensibile.
In questo processo è fondamentale il gioco di squadra tra i genitori, in modo che il bambino più grande abbia uno spazio riservato a sé con entrambi, in momenti differenti.
Il primogenito potrebbe mettere in atto dei comportamenti regressivi, per avere le stesse attenzioni del fratellino, non arrabbiatevi se questo accade, è normale e si tratta di una fase transitoria che passa prima se viene accolta per il bisogno di attenzione che sottende.
Potete quindi tenere il bimbo in braccio come quando era piccolo, potete cullarlo e accoglierlo qualche volta nel lettone se ne sente il bisogno e anche permettergli di bere dal biberon o giocare a mettersi il pannolino.
È importante non dirgli mai che questi comportamenti non sono ammessi perché lui ora è un bambino grande perché lo fareste sentire in colpa e gli fareste pensare che era davvero meglio restare piccolo, visto che i piccoli vengono coccolati e non vengono sgridati.
Se invece passa il messaggio che anche se è più grande del fratellino qualche volta può ancora essere piccolo potrà sentirsi più libero di proseguire il suo naturale percorso di crescita.
Il bambino più grande potrebbe anche esprimere emozioni ambivalenti nel confronti del più piccolo, anche in questo caso è opportuno accogliere ogni tipo di espressione, senza sgridarlo o giudicarlo ma anzi dirgli che lo si comprende se qualche volta si infastidisce o si arrabbia perché i genitori dedicano più tempo al piccolino di casa. Il fatto di sentire rispecchiate le proprie emozioni aiuterà il bambino a sentirsi meno in colpa.
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10 CONSIGLI UTILI
La seconda gravidanza è diversa dalla prima. Non solo perché ogni gravidanza è a sé, ma anche perché ci siamo già passate e sappiamo esattamente che cosa ci attende e quindi viviamo tutto con maggior consapevolezza.
E meno riposo. Il nostro primogenito gira per casa, dimentichiamoci i pomeriggi a gambe in su, riposini alla bisogna, tempi dedicati alla cura delle smagliature. Dimentichiamoci l’attenzione totale a quel bambino che sta crescendo dentro di noi, abbiamo quello fuori di cui occuparci.
Così è durante l’attesa, così sarà anche dopo il parto.
Quindi ecco 10 cose che è meglio sapere, quando nasce un fratellino.
1) No ai sensi di colpa
Né in pancia, né dopo. Ora sono due. é normale che la nostra attenzione e il nostro tempo siano divisi, non c’è più l’esclusività e forse va tanto meglio così. Fa bene a noi, ma, anche se fai fatica a crederlo ora, fa soprattutto bene a lui, il tuo figlio unico a cui stai regalando un fratello.
2) Lo amerai come il primo
Ti sembra incredibile? Ti chiedi come si possa amare allo stesso modo un altro bambino, quando il centro del tuo cuore già esiste? Beh, succede davvero. A volte non subito, a volte in modo diverso, a volte in modo più forte. Non puoi saperlo finché non te lo mettono in braccio. Credici sulla fiducia.
3) Dai attenzioni al primo
Lo dicono tutti, si sa. Eppure come si fa quando stai allattando e il primogenito ti chiama perché ha bisogno? (e stai certa che lo farà, soprattutto perché stai allattando).
Rispondi, dai attenzione, non cambiare le sue abitudini da un giorno all’altro. Se fino al giorno prima scattavi, devi continuare a farlo. Insegnandogli ad aspettare, gradualmente (quindi se non è ancora nato, sei ancora in tempo per iniziare a dire «aspetta» da ora.) L’importante è che non associ la sua attesa al nuovo arrivato.
4) Anticipa i cambiamenti
Devi cambiargli il lettino? Devi togliere il pannolino? Eliminare il ciuccio? Non far coincidere i grandi cambiamenti con la nascita del fratellino. Se possibile introduci le novità qualche mese prima, oppure non avere fretta e aspetta dopo.
5) Armati di pazienza
Perché un’altra cosa che dicono tutti (e che abbiamo già anticipato prima) è che devi mettere in conto la regressione del tuo primogenito che probabilmente ricomincerà a farsela addosso, se aveva già tolto il pannolino, farà grandi capricci, anche se non ha più l’età per farli. Eccetera.
Nessuno ti dice che però tu probabilmente sarai molto più stanca e quindi meno paziente. E portata a urlare frasi di cui già ti penti nel momento in cui le stai pronunciando. Respira. Sorridi. Fai finta di niente. Urlando, non smetterà di farsela addosso. E tu starai semplicemente peggio.
6) Non chiamarlo grande
A meno che non te lo chieda lui. Se il gioco del primo diventa “Giochiamo che io ero appena nato”, il messaggio su dove vuole essere posizionato nel tuo cuore è evidente.
Ma se non lo dichiara, non vuol comunque dire che ora sia grande, anche se è entrato in casa uno più piccolo di lui. Non chiamarlo grande, ma soprattutto, trattalo da piccolo. Perché lo è.
7) Fagli un regalo
Meglio ancora, faglielo fare da suo fratello, quando “arriva”. Fatti trovare in ospedale in stanza da sola, accogli il tuo primo con grande emozione (ti assicuro che ne avrai tantissima, non serve dirlo), vai con lui in nursery a “scegliere” il vostro nuovo bebè di casa: un trucco semplice che lo rende partecipe e protagonista. Se poi il nuovo di casa ha pure un regalo per lui, la partecipazione diventa gioia. E il giorno dell'incontro diventa per lui bellissimo (per te lo era già).
8) Sii scortese, non preoccuparti
Se tutti quelli che ti vengono a trovare salutano con sorrisini e moine il nuovo arrivato, non aver paura di piazzargli davanti il tuo primo figlio, ricordando con sguardi o parole quanto sia importante non farlo sentire al secondo posto. I primi tempi bisogna fare attenzione. E la devono fare tutti.
9) Goditi i momenti
Tutte le tue attenzioni sono sul tuo primo figlio, o almeno così ti sembra. Sentirai di stare trascurando il nuovo arrivato. Si torna al punto 1, no ai sensi di colpa. Con qualche accorgimento: se il “grande” è all’asilo, spupazzati il “piccolo” con tutto l’amore che c’è, prenditi dei momenti esclusivi, rubali. Basta poco per rimettere tutto a posto. Stai con il piccolo, per poi poter stare con il grande più libera e serena.
10) Non temere l'attesa
E quando ti sembrerà di farlo sempre aspettare, povero “piccolo”, pensa che tra qualche mese penserai che avresti dovuto fare aspettare allo stesso modo anche il primo. Mentre lui infatti ti tempesterà di richieste, da esaudire in un nanosecondo, il secondo sarà lì a giocare da solo, sul suo tappetone, con aria serena.
Perché non si sarà abituato ad avere tutto e subito. Perché ai secondi va così, non c’è alternativa, non c’è modo di cambiare le cose. Ecco, ricordati che non gli stai facendo un torto. Anzi.
Per concludere, le prime settimane potranno essere piuttosto complesse per i genitori, che dovranno riuscire a tenere un equilibrio in un momento di grande cambiamento anche per loro, ma la fatica iniziale sarà presto ricambiata dalla buona relazione che si instaurerà tra i fratellini.
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