Il Bagnetto del Neonato: tutto quello che devi sapere

Il Bagnetto del Neonato: tutto quello che devi sapere

Il Bagnetto del Neonato: tutto quello che devi sapere

Ci sono così tante cose da imparare quando arriva un neonato in casa! Anche una cosa semplice come il bagnetto diventa delicata e necessita da parte del genitore di qualche informazione e della massima attenzione possibile.

Il bagnetto del neonato è in genere un’occasione di rilassamento, anche se alcuni bambini potrebbero inizialmente piangere tutto il tempo ma in genere poco a poco iniziano ad apprezzarlo e persino a divertirsi.

Proprio per questo motivo abbiamo deciso di redigere per voi una vera e propria guida al bagnetto del neonato con consigli utili e pratici e con qualche indicazione sull’acquisto dei migliori prodotti!

QUANTE VOLTE FARLO

E’ bene chiarire che i neonati non hanno la necessità di essere lavati quotidianamente per questioni di igiene, tuttavia un bagnetto giornaliero è un momento molto piacevole per il bebè, poiché ricrea la situazione di immersione nel liquido amniotico che lo ha accolto per nove mesi, inoltre è un’occasione di contatto tra il genitore ed il bambino.

E’ quindi più che altro una coccola per il bimbo e un momento piacevole di intimità con per i genitori e per il bebè.

Inoltre, il bagnetto offre al neonato la possibilità di fare delle esperienze multisensoriali di fondamentale importanza per lo sviluppo del suo cervello, esperienze che coinvolgono infatti l’olfatto dato che il piccolo può scoprire profumi nuovi, la percezione sonora dato che i genitori possono comunicare con lui ad una distanza ravvicinata, il tatto dato che i genitori lo toccano, lo sfiorano, lo accarezzano, la vista.

Esperienze multisensoriali di questa tipologia sono importanti anche per offrire al bambino la possibilità di sentirsi amato e coccolato dai suoi genitori e di intrecciare con loro un rapporto sempre più stretto e intimo. Non chiamatelo insomma solo bagnetto!

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PRIMO BAGNETTO: QUANDO FARLO E DOVE

Durante i primi giorni di vita o le prime settimane, è preferibile non fare al neonato un vero e proprio bagnetto, ma utilizzare esclusivamente una spugna umida per pulire la sua pelle. Questo perché avrà ancora il moncone del cordone ombelicale, che deve essere trattato con estrema cura e attenzione.

Non appena il moncone si stacca e la ferita si sarà rimarginata del tutto, ecco che invece potrete fare al piccolo il suo primo bagnetto. 

Dove farlo?

In generale si consiglia di non immergere il bambino nella vasca grande del bagno per i primi 6 mesi di vita perché non riusciresti a stare in una posizione comoda per sorreggerlo correttamente.

Il primo bagnetto e in realtà anche quelli successivi, diciamo più o meno sino al compimento del secondo mese di vita, possono essere fatti direttamente nel lavandino.

Il bagnetto del neonato nel lavandino è consigliato nel caso in cui ovviamente siate in possesso in bagno di un lavandino di dimensioni abbastanza ampie.

In caso contrario, meglio utilizzare il lavello della cucina, le cui dimensioni sono sicuramente più importanti, sempre che ovviamente provvediate a lavarlo con estrema cura dato che solitamente questa zona della cucina entra in contatto con alimenti e detergenti che possono risultare anche molto aggressivi.

Puj Bagnetto Per Lavabo Flyte è la soluzione perfetta per il bagnetto del vostro bambino per i primi mesi di vita, volendo utilizzare il lavabo di casa in tutta sicurezza, grazie al materiale antiscivolo e all’altezza giusta, per garantire massima serenità durante questo momento delicato.

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BAGNETTO PER LAVABO FLYTE – PUJ – CLICCA QUI PER MAGGIORI INFO

Utilizzabile dalla nascita fino a circa 6 mesi, Puj-Bagnetto Per Lavabo Flyte è morbido ed avvolgente, con un design che dona un giusto supporto, non assorbe acqua è privo di BPA e PVC ed è facilmente trasportabile poiché è molto flessibile, si richiude in modo piatto ed è dotato di un pratico foro per essere appeso.

In alternativa si può anche optare per una vaschetta speciale per i primi mesi a forma di bidoncino dove tuo figlio potrà stare in una posizione molto simile a quella fetale e essere sempre coperto dall’acqua fino al collo.

Potresti optare per Shantala che è un’originale vaschetta a seduta verticale per il bagnetto del bebè da 0 a 12 mesi.

La sua particolare forma a tulipano consente al bimbo, sin dai primissimi mesi, di rimanere in posizione fetale o accovacciato e a partire dal 4 mese il bimbo rimarrà seduto senza bisogno del sostegno dell’adulto. In questo modo ridona al lattante la sicurezza che aveva nell’utero materno.

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VASCHETTA SHANTALA – DOOMOO – CLICCA QUI PER MAGGIORI INFO

Perfetta per fare il bagnetto anche posizionando a terra la Shantala e rimanendo comodamente seduti accanto al bimbo.

Questa praticissima vaschetta, è consigliata da ostetriche e pediatri di tutta Europa.

Successivamente, dai 6 mesi circa in avanti, potete fare il bagnetto del neonato nella doccia, utilizzando però un’apposita vaschetta. Le vaschette sono disponibili anche con supporto su cui poggiare il bambino, così da evitare di doverlo tenere sollevato ed avere quindi le mani libere per pulirlo al meglio.

In alternativa alla vaschetta è possibile scegliere un fasciatoio con vaschetta e apposita struttura di sostegno. Si tratta però di un prodotto ideale solo per i primissimi mesi di vita del bambino. In seguito, quando il bimbo è in grado di muoversi autonomamente e di girarsi in modo veloce, potrebbe risultare un po’ pericoloso.

Se siete in possesso di una vasca da bagno, potete scegliere di utilizzare anche in questo caso la vaschetta. In alternativa sono disponibili in commercio degli elementi divisori, quasi una sorta di piccola diga, che consentono di diminuire la superficie della vasca rendendola adatta al vostro bambino.

QUALI PRODOTTI USARE

La pelle del bambino ha bisogno di essere rispettata nella sua fisiologia: deve essere mantenuto il film lipidico e non devono essere usati prodotti aggressivi che lo distruggono.

Addirittura l’ultima tendenza in ospedale è di non fare un vero bagnetto al neonato dopo il parto ma di sciacquarlo solo velocemente per fare in modo che sulla sua pelle rimanga la patina protettiva che aveva nell’utero.

Per l’igiene del corpo è sufficiente il bagno con acqua tiepida, un sapone neutro di Marsiglia e amido di riso per rinfrescare la pelle.

Per la protezione può̀ essere usato il comune olio extravergine d’oliva che ha anche il potere detergente e idratante. Evita tutti prodotti commerciali poiché contengono sostanze chimiche e profumi, che oltre che essere irritanti confondono l’olfatto del bambino.

Usa inoltre asciugamani delicati e di qualità che non irritano la pelle e non la arrossiscano, prodotti quindi realizzati con materie prime di qualità. Usa i nostri teli in mussola TODOGI realizzati al 100% di cotone biologico certificato GOTS senza alcun materiale sintetico, assicuriamo quindi la massima assorbenza senza sfregamenti e irritazioni sulla pelle delicata del neonato.

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MUSSOLE IN COTONE ORGANICO TODOGI – CLICCA QUI PER MAGGIORI INFO

Inoltre i teli in mussola sono della grandezza ideale per essere utilizzati come accappatoio e come base per il cambio.

IL MOMENTO MIGLIORE PER FARE IL BAGNETTO

Non c’è un orario ideale in cui fare il bagnetto, ma deve essere un momento gradevole, in cui anche la mamma è rilassata e non di fretta. È preferibile in ogni caso farlo lontano dal pasto per non disturbare la digestione.

L’ideale sarebbe prima del pasto serale, se c’è il tempo, poiché il bagnetto ha un effetto rilassante che concilia la nanna.

QUANTE VOLTE?

Non esiste una frequenza consigliabile per il bagnetto del neonato. Solitamente le ostetriche affermano che per i neonati 2 o 3 bagnetti la settimana sono più che sufficienti, aumentando la frequenza mano a mano che crescono.

Inoltre è ovvio che nel caso di una giornata trascorsa in casa senza sporcarsi affatto, il bambino può anche saltare il bagnetto, mentre nel caso di una giornata trascorsa al parco giochi, quando il bimbo magari ha già iniziato a gattonare, il bagnetto risulterà necessario.

Da un punto di vista igienico il bagnetto non andrebbe fatto tutti i giorni. Fino a quando il bambino non inizia a sporcarsi seriamente fare il bagnetto al neonato tutti i giorni non solo non è necessario ma rischia di disidratare la sua pelle.

In inverno è sufficiente 1-2 volte a settimana, in estate se fa caldo anche tutte le sere, magari usando amido di riso per rinfrescare il bambino. Per l’igiene quotidiana è sufficiente il lavaggio durante il cambio del pannolino, e lavare ogni volta che è necessario viso, collo e mani, con speciale attenzione alle pieghette.

QUANTO DEVE DURARE

Detto questo, viene da chiedersi però quante tempo il bagnetto del neonato debba durare. Durante le prime settimane di vita è bene che il bagnetto non duri più di qualche minuto, perché altrimenti il bambini potrebbe raffreddarsi. Mano a mano che il piccolo cresce è invece possibile aumentare il tempo del bagnetto, anche fino ad una decina di minuti se il bambino apprezza questo momento.

LA GIUSTA TEMPERATURA

Molta attenzione deve essere data alla temperatura dell’acqua per il bagnetto del neonato, che dovrebbe sempre essere di circa 37°C. Vi basterà sentire l’acqua con il gomito, per capire se è troppo calda, ma per avere la certezza di non commettere alcun tipo di errore vi consigliamo di acquistare un termometro per acqua.

Inizialmente pochi centimetri d’acqua sono più che sufficienti. In seguito ovviamente è possibile aumentare il livello dell’acqua, soprattutto se al bambino il bagnetto piace molto e se si diverte con schizzi e bolle di sapone.

COME LAVARE IL NEONATO

Una volta preparato l’occorrente, il bebè va immerso nell’acqua facendo passare il proprio braccio sinistro dietro le spalle e tenendo il piccolo per l’ascella, in modo da avere la mano destra libera per lavarlo.

Quando il bambino sarà più grandicello, all’incirca dai tre mesi di vita in poi, si potrà mettere nella vaschetta qualche giochino galleggiante per farlo divertire.

Il bagnetto può durare fino a quando il bambino mostra di gradirlo, controllando sempre che l’acqua sia sempre sufficientemente calda.

Per fare il bagnetto al vostro bambino nel miglior modo possibile vi ricordiamo di non gettare acqua direttamente sulla sua faccia, perché questo potrebbe infastidirlo molto. Per il viso quindi è bene utilizzare dei dischetti di cotone imbevuti di acqua calda oppure una spugnetta.

Ogni parte del corpo deve essere pulita con acqua e sapone, anche le parti intime ovviamente, ma è bene essere delicati e non strofinare mai in modo eccessivo.

Per risciacquare i capelli, è molto importante tenere la testa del bambino leggermente indietro, così che sia possibile evitare che il sapone vada a finire negli occhi. Certo, i prodotti per bambini che sono oggi disponibili in commercio sono tutti “no lacrime”, ma possiamo assicurarvi che comunque non è piacevole per un bimbo piccolo il contatto di questi prodotto o anche solo dell’acqua con gli occhietti.

POST BAGNETTO

Una volta terminato il bagnetto, è importante asciugare bene il neonato, tamponando la pelle senza strofinarla e facendo attenzione alle pieghe cutanee, che non vanno lasciate umide perché possono macerare facilmente.

Ideali sono le mussoline TODOGI che grazie al cotone bio assicurano massima assorbenza e nel contempo sono morbidissime e non irritano la pelle. Per asciugare le orecchie, si può adoperare un fazzoletto, da passare nel padiglione auricolare senza entrare all’interno del condotto auricolare per non provocare lesioni.

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Dopo il bagnetto non occorre applicare creme idratanti, a meno che il bambino non abbia la pelle particolarmente secca, ma in tal caso sarà il pediatra ad indicare il prodotto più adatto.

Stesso discorso per le pomate all’ossido di zinco, da applicare solo se vi è un eritema da pannolino e sempre dietro consiglio del pediatra. Se si desidera fare un massaggio al bambino, allora si può usare un po’ di olio di mandorle dolci per favorire lo scorrimento delle mani.

E IN CASO DI RAFFREDDORE?

Se il bebè mostra di gradirlo, il bagnetto si può fare anche se il bambino ha il raffreddore o la febbre: basta prestare particolare attenzione alla temperatura dell’acqua (che si raffredda velocemente) e della stanza, in modo che il bebè non prenda freddo.

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