Viaggiare con i bambini è sicuramente una delle esperienze più belle e indimenticabili della vita. Tuttavia, seppure un viaggio in aereo per un bimbo rappresenta sicuramente un’esperienza divertente, un genitore deve considerare molti aspetti prima di volare con il proprio figlio, per evitare qualsiasi tipo di inconveniente.
Nel settore “viaggi con neonato 0-24 mesi” siamo abbastanza ferrati avendo preso circa una ventina di voli fino ad oggi…Tommy ha fatto il suo primo battesimo del volo a 1 mese e 20 giorni di vita e da quel momento non ci siamo più fermati!
Partiamo col dire che viaggiare in aereo con i bambini piccoli non è proprio una passeggiata, ma può diventare un’esperienza piacevole e addirittura divertente, se si prendono alcune precauzioni.
Innanzitutto se è il primo viaggio in aereo del tuo bambino è bene “tastare il terreno” con un volo di poche ore, inoltre, prima di partire parlate con il vostro pediatra che vi saprà consigliare quando è il momento giusto per far prendere l’aereo al vostro bebè e con quali accortezze.
Nel nostro caso per esempio il pediatra ci aveva consigliato di evitare viaggi lunghi intercontinentali prima di 1 anno di età, ovvero prima di aver terminato tutti i vaccini obbligatori, per evitare che il bimbo in volo (dove c’è un agglomerato di gente di tutte le età, razze e culture) o nella meta esotica di destinazione, potesse contrarre una malattia per cui non era ancora coperto.
Fatte queste premesse, scelta la meta, cominciamo dalle basi: oltre alla sicurezza del piccolo è necessario informarsi sulle norme della compagnia, le regole per i liquidi, gli articoli che si possono portare a bordo, il tipo di seggiolino giusto, ecc…

PRIMA DI SALIRE SULL’AEREO
Prima di tutto bisogna capire quali sono le regole delle varie compagnie aeree per viaggiare con i neonati.
Le compagnie aeree dividono i bimbi in due categorie: i neonati (infant) con età da 0 a 2 anni non compiuti e i bambini (child) con età da 2 a 12 anni non compiuti.
Si tratta di una distinzione importante, perché in base alla classe di riferimento sono previste tariffe, servizi e modalità di trasporto differenti. Per quanto concerne i neonati 0-2 anni non hanno un posto a sedere, infatti i sedili tradizionali non offrono le condizioni minime di sicurezza, mettendo a rischio l’incolumità di un bimbo con meno di 2 anni d’età.
Per volare in aereo con un neonato, quindi, è possibile tenerlo in braccio oppure richiedere un seggiolino omologato oppure puoi portare il tuo purchè, appunto, omologato.
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Di solito per un volo nazionale di poche ore molti genitori preferiscono la prima opzione, altrimenti se il tragitto è piuttosto lungo, oppure bisogna affrontare un volo intercontinentale di molte ore, la soluzione migliore è senza dubbio quella del seggiolino.
Il dispositivo viene messo a disposizione dalla compagnia gratuitamente, inoltre spesso si può optare anche per una culla, indicata per i bimbi con meno di 6 mesi e un peso fino a 10 Kg.
Per i bimbi dai 2 anni compiuti in avanti valgono le regole per i “grandi” e quindi avranno il proprio posto proprio accanto alla mamma o al papà.
TARIFFE PER I PICCOLI PASSEGGERI
Alcune società consentono di volare con il piccolo in braccio, fino a 2 anni età, senza pagare nessun costo aggiuntivo oppure soltanto delle commissioni di base, come le tasse aeroportuali, di fatto versando un prezzo fino a un massimo del 10% rispetto al biglietto intero. Al contrario richiedendo un seggiolino è necessario considerare un costo extra, il cui valore dipende dalle politiche aziendali di ogni compagnia.
Per i bambini di categoria child, con età compresa tra 2 e 12 anni non compiuti, i vettori low cost spesso richiedono il pagamento della tariffa piena, come se si trattasse di un adulto, mentre le compagnie di bandiera propongono in molti casi una riduzione fino al 50%.
Ad esempio Ryanair richiede un costo per i neonati fino a 23 mesi di 25€, più eventualmente 15€ per il seggiolino, con diritto a un bagaglio extra per il piccolo con un peso di non oltre 5 Kg e dimensioni di 45x35x20 cm. Al contrario per i bambini dai 24 mesi in su è previsto il pagamento della tariffa integrale.
Easyjet applica un supplemento di 31€ per i neonati con meno di 2 anni d’età, offrendo l’imbarco prioritario e due articoli da portare a bordo, come il passeggino e una borsa in più. Per fare il confronto con una compagnia di linea tradizionale, Alitalia propone tariffe agevolate per i bambini 0-12 anni, offrendo la possibilità di portare sull’aereo un passeggino pieghevole e un bagaglio extra fino a 10 Kg. La stessa politica è seguita anche da altre imprese aeree, come Emirates, Air France e Lufthansa.
Anche in merito ai bagagli a cui hanno diritto i bambini ogni singola compagnia ha le sue regole, perciò è importante controllare sempre prima di prenotare e partire. In linea di massima le imprese aeree permettono di portare a bordo un bagaglio extra fino a 10 Kg, qualora si viaggi con un bimbo fino a 2 anni, compreso un passeggino pieghevole senza pagare costi aggiuntivi. Dopo i 24 mesi invece il bambino paga la tariffa piena o scontata, tuttavia ha diritto a portare con sé un bagaglio delle stesse dimensioni e peso di quelli previsti per gli adulti.
COSA E’ POSSIBILE PORTARE A BORDO
I regolamenti di sicurezza aerea vietano di portare a bordo liquidi e oggetti potenzialmente pericolosi, infatti non sono presenti di norma eccezioni per chi viaggia in aereo con i bambini. Innanzitutto i liquidi sono ammessi nella misura limite di 100 ml, purché riposti all’interno dei sacchetti trasparenti, senza superare la soglia di un litro di capacità massima. Sono permessi a bordo prodotti per i bimbi come omogenizzati, articoli per l’igiene e la pulizia del piccolo, latte in polvere, succhi di frutta e pappe.
Per evitare qualsiasi problema durante i controlli ai varchi di sicurezza, i liquidi devono essere inseriti in contenitori singoli, i quali non devono eccedere i 100 ml di capienza per ogni unità. Sono perfetti per lo scopo i biberon e altri recipienti idonei, che agevolino un’eventuale ispezione da parte del personale. Lo stesso vale anche per i prodotti per l’igiene del bambino, che posso essere sistemati nella borsa da portare a bordo, separando i liquidi secondo le indicazioni previste dalla normative aeree.

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VIAGGIA LEGGERA
Molto spesso mi sono trovata a viaggiare da sola con Tommaso e proprio non ce l’avrei fatta se mi fossi portata dietro l’intero armadio!
Per evitare di caricarti come un mulo e nel contempo badare a un neonato urlante o a un bimbo che sfugge come un anguilla, ti consiglio di limitare i tuoi bagagli al minimo indispensabile.
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Cerca di avere le mani libere in aeroporto, ti servono per tenere in braccio il piccolo, per prendere le carte di imbarco, le carte d’identità, fazzoletti, cibo, acqua ecc.
Per questo il mio consiglio è quello di mettere tutta la tua roba e quella del nanetto in un’unica valigia da imbarcare al check in, indossare un marsupio porta bebè o fascia con bebè sul davanti e zaino con beni di prima necessità dietro. In questo modo le mani sono libere e pronte per ogni evenienza.
Comincia a preparare le valigie qualche giorno prima prediligendo esclusivamente oggetti e indumenti di poco peso e multifunzionali.
Poco prima di partire, ricontrolla tutto e magari togli quell’indumento in più che può essere lasciato a casa, in modo da alleggerire ulteriormente il tuo bagaglio.
Nello zaino che porterai con te in aereo metti tutto l’indispensabile: pannolini, fazzolettini. latte, acqua, succhi, libri, giochini, colori e penne, salviette, spuntini, indumenti di ricambio, ciuccio di riserva…
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UNA VOLTA SALITI A BORDO…
Innanzi tutto, se il tuo bimbo non è ancora un neonato comincia ad anticipargli qualche giorno prima cosa succederà, anticipagli delle informazioni, cerca di incuriosirlo.
Sì entusiasta e fagli vivere il tutto come una vera e propria avventura indimenticabile, fagli sentire il tuo entusiasmo e fagli capire come è fortunato a potere fare questa esperienza che sicuramente ricorderà come una delle più entusiasmanti della sua vita!
Vale sempre la regola: mamma serena bimbo sereno.
Ricorda che gli imprevisti e i momenti di panico possono capitare ma in che altra occasione possono vedere le nuvole così da vicino e le case piccole piccole sotto di loro? Quante storie si possono inventare con un po’ di fantasia! La maggior parte dei bambini pensa che volare sia divertente, quindi vivi quest’esperienza come un’avventura! 🙂
Una volta seduti mostrargli il panorama fuori dal finestrino, raccontagli quando è il momento di allacciare la cintura di sicurezza e anticipagli esattamente cosa sta succedendo e cosa succederà a breve in modo che non vengano colti di sorpresa: per esempio, prima di atterrare mi faccio dare la manina da Tommy e gli dico di tenermela stretta stretta perchè tra qualche minuto l’aereo toccherà terra e ci sarà uno bello scossone!
Se il vostro bimbo è neonato non ci saranno particolari problemi se non altro che potrebbe avere qualche disturbo al momento del decollo e dell’atterraggio dovuto agli sbalzi di pressione, per cui puoi ovviare a questo inconveniente facendolo bere (acqua, o latte non importa) proprio in quelle fasi oppure puoi farlo ciucciare.
Io ho sempre portato del latte nel thermos che davo al mio bimbo in fase di decollo e subito dopo ciuccio…beh in men che non si dica Tommy dormiva per tutta la durata del volo!
Man mano che crescono è bene pensare a delle attività di intrattenimento durante il volo. La tecnica del latte/ciuccio in fase di decollo vi assicurerà sempre una buona mezz’oretta di sonno per il resto del tempo ecco 10 trucchi per volare “tranquilli” con un bambino piccolo:
- Cerca di scegliere un volo con orari comodi al bambino. Per comodi intendo in coincidenza con il pisolino pomeridiano, la mattina presto o la sera tardi, questo vi assicurerà la nanna in fase di volo.
- Prepara tuo figlio a questa fantastica esperienza. Come ho già spiegato prima, preparalo prima che prenderete l’aereo, mostraglielo quando passa alto nel cielo e fagli assaporare la gioia del volo prima di salire effettivamente a bordo di un aereo. Così quando ci sarete davvero, potrà godersi tutta l’emozione legata all’attesa della partenza e, soprattutto, ci guadagnerai un po’ di tempo, senza fastidiosi strilli e calci.
- Porta dei giochi non ingombranti, ma con i quali si può comunque distrarre, e anche uno o due libri da leggere. In base all’età puoi portare libri interattivi, album disegno con colori, gli attacca e stacca, tablet per bimbi, il suo peluches preferito, macchinine …
- Porta qualcosa da mangiare perché non sempre in aereo i bambini trovano quello che gli piace.
- Nei voli intercontinentali troverete monitor che proiettano anche cartoni animati, oppure scaricate prima di partire cartoni o video da fargli vedere sul tablet o cellulare in modalità aerea.
- Quando proprio ti accorgi che non ne può più, fallo passeggiare avanti e indietro nel corridoio. Fallo andare in bagno, cambiagli il pannolino in modo che si distragga un pò.
- Guarda fuori dal finestrino e raccontagli che cosa vedi. Questa tecnica è molto meglio utilizzarla all’inizio, al momento del decollo, o alla fine, quando si sta per atterrare, perché le nuvole sono belle per noi ma per un bambino piccolo sono solo un’enorme distesa bianca.
- Porta delle caramelle o dei dolci. Tendenzialmente non amo farne mangiare troppi a mio figlio, ma il viaggio in aereo è un caso straordinario, che avviene di tanto in tanto e soprattutto con una durata limitata nel tempo. Inoltre le caramelle possono aiutarlo anche in caso gli venga mal d’orecchie.
- Tienilo in braccio e raccontagli una storia. Oppure raccontagli cosa andrete a fare dopo una volta arrivati alla meta e le cose straordinarie che farete. Magari riuscirà a rilassarsi e a dormire un po’.
- Una volta ho sentito la storia di una mamma che prima di volare ha distribuito a tutti passeggeri un bigliettino in cui chiedeva preventivamente scusa ai passeggeri se suo figlio, durante il volo, avesse fatto qualche capriccio, ma era il suo primo lungo viaggio, organizzato per vedere sua nonna e sua zia che vivono negli Stati Uniti. Il gesto è piaciuto proprio a tutti ed è stato documentato da un cameraman presente in volo, che ha poi raccontato la storia sui social network stupendo tutto il popolo del web. Beh io non amo “chiedere scusa” per situazioni del genere, ossia situazioni “stressanti” per tutti, grandi e piccini. L’unica differenza è che i piccoli non hanno altro modo per esternare lo stress a cui loro malgrado sono sottoposti se non piangendo o lamentandosi. Credo ci debba essere più empatia nel mondo, per i bimbi, per le mamme, per i papà, per gli esseri umani in generale. Ma so anche che, purtroppo, questa è un’utopia quindi ci sarà sempre qualcuno che sbufferà. In questo caso il mio motto è: take it easy!
Buon divertimento!
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