Neonato: quando inizia a vedere e cosa vede

Neonato: quando inizia a vedere e cosa vede

Neonato: quando inizia a vedere e cosa vede

La vista del neonato è un tema molto affascinante, soprattutto per i genitori che osservano quel piccolo esserino appena venuto al mondo e sicuramente si chiederanno se li vede, cercheranno di capire cosa vede, cosa sente e a che cosa pensa.

Durante i nove mesi di gravidanza gli occhi si formano presto, ma il bambino li apre solo verso il settimo mese.

Nel pancione riesce a percepire esclusivamente la luce che filtra. Quando la luce passa attraverso la parete addominale, viene percepita dal bambino come una tinta rossastra o viola. Questo potrebbe essere un motivo per cui molti neonati preferiscono i giocattoli di colore rosso.

Cosa accade invece dopo la nascita?

CHE COSA VEDE IL NEONATO DOPO LA NASCITA

Dopo la nascita, il neonato percepisce vagamente il mondo. Vede da subito, ma in modo non ben definito, è miope.

È quindi in grado di mettere a fuoco solo a una distanza massima di 20/25 cm (praticamente il viso della mamma quando è attaccato al suo seno).

Gli occhi dopo la nascita sono gonfi a causa della pressione creata dal parto ma in genere il gonfiore scompare dopo poche ore.

Il lavoro che il neonato fa in quei primi giorni è un lavoro davvero faticoso! 

Deve farsi ancora un’idea del mondo. Ha a disposizione un nuovo senso, che prima non aveva modo di usare: il senso della vista.

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Ancora ci vede poco, la sua vista non si è mai esercitata, l’area della corteccia occipitale destinata a trasformare in immagini i segnali che partono dalla retina non si è ancora organizzata a puntino. 

Ma imparerà e impara, da solo, senza che nessuno gli dia un aiuto, un suggerimento, una spiegazione, in poche ore, in pochi giorni, in poche settimane:

  • a 3 giorni si gira verso la voce della mamma, e sa che quella voce viene dalla stessa cosa che gli dà il latte per nutrirlo;
  • a 7 giorni distingue già bene, e non più soltanto dall’odore, la mammella della madre rispetto a ogni altra mammella, e comincia a valutare la distanza, in base alla lunghezza del viaggio che deve fare la sua mano o la sua bocca per toccarla;
  • a 10 giorni, quasi un miracolo per un mezzo cieco che ancora non sa neanche di essere al mondo, riconosce la sua mamma dal viso;
  • a 2 settimane riconosce anche il viso del padre, di quel signore che sta sempre vicino alla madre, ma che ha un odore tutto diverso, e tutto suo, che qualche volta lo prende in braccio come lo prende la mamma, senza dargli però il capezzolo, che ha poi tutto un altro odore e, probabilmente, un altro sapore;
  • a 6 settimane sa riconoscere tutti e due, padre e madre, anche emotivamente, come qualcosa di amico, di protettivo, di cui fidarsi, cui sorridere: qualcosa di molto diverso dall’estraneo, che invece lo lascia indifferente, o incerto, o impaurito.

Intanto, giorno per giorno, mentre nessuno ci bada, comincia a mettere insieme la comprensione del ritmo della parola, i bisillabi che si ripetono, associano la parola col gesto e con l’oggetto: imparano, silenziosamente, a decifrare il linguaggio.

Questo è l’inizio della conoscenza del mondo, l’inizio della storia di una persona.

DAL SECONDO/TERZO MESE DI VITA

Il primo mese di vita come dicevo è una sorta di lungo risveglio, di venuta al mondo.

È dal secondo mese che il bimbo prende un po’ più confidenza con il mondo esterno. La sua vista migliora e ora distingue i colori, mette meglio a fuoco i volti delle persone che lo circondano e nel terzo mese sarà anche in grado di seguire gli oggetti in movimento con una certa attenzione.

Per questo fondamentali in questa fase è appendere sopra la culla o il fasciatoio delle giostrine in movimento.

La giostrina da culla è uno dei primi giocattoli che viene regalato al bebè: svolge importanti funzioni fin dai suoi primi giorni di vita e continuerà ad essere utilizzata anche nei mesi successivi.

La giostrina è utile per di intrattenere il bimbo mentre è sveglio nella culla: il bambino viene stimolato dal movimento dei pupazzetti colorati sopra di lui, che attirano la sua attenzione, stimolano la vista, e lo spingeranno anche a compiere i primi movimenti con le braccine.

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Le giostrine acchiappasogni Smallfoot sono caratterizzate da un design fantasioso, colori pastello e materiali di tendenza che portano il tocco unico di Bloomingville anche nella cameretta.

Ispirati al mondo del mare o a quello degli animali incanteranno i più piccoli!

DAL QUARTO MESE

Concluso il primo trimestre, il bambino inizia a interagire. Acquista consapevolezza del senso di profondità (quindi percepisce le distanze) e affina la coordinazione mano-occhio.

È una fase importante perché inizierà a giocare e sicuramente le palestrine potrebbero stimolarlo moltissimo.

Le palestrine per neonati sono giochi educativi che dalla nascita fino ai 2 o 3 anni intrattengono il bambino con colori, suoni e giochi e nel contempo sviluppano tutti i sensi tra cui la vista.

La palestrina Smallfoot è morbida e realizzata con materiali sicuri, certificati e atossici. E' ricca di colori, giochi e attività che possono stimolare le capacità tattili e lo sviluppo del bambino dal punto di vista visivo, uditivo e prensile.

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La palestrina è dotata di un morbido tappeto con applicazioni cucite, quali pellicole a specchio ed una superficie a tre strati, comprensiva di sonaglio e due tasche crepitanti che risveglia la voglia di scoperta del neonato! 

Il morbido arco rivestito di tessuto è fornito di peluche staccabili che presentano all'interno un sonaglio oppure un cuscinetto suonante.

Inoltre, grazie alle chiusure in velcro si possono rimuovere facilmente le pareti laterali e utilizzare il solo tappeto.

Un gioco che lo divertirà moltissimo è il pee-ka-boo (detto anche bau-cetti, bubu-settete o cucù).

Inoltre, cari genitori, vi renderete conto di quello che desidera il bambino perché noterete che prima vi guarderà e poi poserà il suo sguardo sull’oggetto che vorrebbe avere con sé, come a dire “me lo prendi o me lo dai?”.

DAL SESTO MESE

La vista è completamente sviluppata al termine del primo semestre, anche il colore degli occhi dovrebbe essere abbastanza definito (soprattutto se sono scuri).

È ormai grande e sta imparando a seguire gli oggetti (o gli animali) indicati dalla persona vicino lui, accompagna lo sguardo con le mani e dimostra interesse per ciò che lo circonda.

Intorno agli 8/12 mesi noterà l’uccellino sull’albero, il cagnolino per la strada o il gattino che si avvicina al suo passeggino.

I volti saranno sempre i soggetti di maggior interesse: avrà paura di chi non conosce, di lineamenti un po’ più duri o di uomini con la barba. È una tappa fondamentale dello sviluppo e destinata a essere transitoria.

 

 

Neonato: quando inizia a vedere e cosa vede

 

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