
Ora tutti a nanna! Le regole (poche) per far dormire i bebè
Ora tutti a nanna! Le regole (poche) per far dormire i bebè
Per le neomamme sembra una "mission impossible" ma esiste l'approccio giusto per riuscirci, tra routine e lavoro di coppia. Parola di tata e psicologa.
Il metodo vincente per la nanna dei bambini? Rinunciare ai metodi. E imparare, invece, a capire esigenze e fasi di sviluppo dei propri figli.
Questo non significa che non ci siano buone pratiche da adottare e tanti consigli da fare propri per migliorare il riposo dei piccoli. E quello dei grandi.
Addio alle regole rigorose di tradizione americana: oggi si cercano approcci più dolci e flessibili che non prevedono lacrime a oltranza, ma contatto fisico, pazienza e una buona quota di istinto.
Ecco alcune dritte di due esperte: Elena Biondi, la Tata del Sonno, che ha un approccio olistico e interdisciplinare (nel suo team: una psicologa dello sviluppo, un gastroenterologo, un logopedista, un neurologo e un pediatra), e Biacamaria Acito, psicologa perinatale (sonnobambino.it) e formatrice di consulenti del sonno, la cui strategia è relazionale e chiama in causa tutta la famiglia.

Quanto dorme un neonato: dai 0 ai 12 mesi le varie tappe del sonno
<<Nei primi mesi di vita bisogna osservare i piccoli giorno dopo giorno iniziando così a comprendere, accettare e gestire la componente emotiva sia nostra che loro>> spiega Biondi.
Il sonno è un mondo da avvicinare con pazienza e senza sentirsi in difetto se il proprio approccio nn ottiene subito i risultati sperati.
<<Il bimbo appena nato non è del tutto maturo, non ha nemmeno la percezione dei propri confini corporei>> spiga Acito.
Di qui il bisogno di contatto e contenimento, sono utili in questi casi i riduttori per le culle, come il cocoon Doomoo accogliente, comodo e sicuro che può essere utilizzato di giorno e per la nanna durante le ore notturne.
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Oppure le fasciature con le mussoline in cotone:
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O più semplicemente le braccia di mamme e papà.
Solo verso i 4 mesi il sistema nervoso è sufficientemente maturo per consolidare il ritmo circadiano.
A quel punto - consiglia Biondi - si può iniziare a istituire un andamento della giornata che orientativamente inizi intorno alle 7-8 del mattino e finisca intorno alle 19-20 di sera.
Inizialmente i pisolini saranno tre: uno al mattino e due di pomeriggio. Dopo l'ottavo mese tenderanno a diventare due e intorno all'anno di vita rimarrà solo quello più lungo pomeridiano.
A 6-7 mesi il bambino vive una spinta verso l'autonomia. E' probabile che alcune modalità di addormentamento non funzionino più - afferma Acito - Provatene di nuove : per esempio non in braccio ma su una sdraietta o dondolino come la poltroncina sacco Seat'n swing, incredibilmente confortevole e morbida, la nuova poltroncina doomoo ora si trasforma magicamente in una poltroncina a dondolo.
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A 10-12 mesi i piccoli acquisiranno nuove abilità cognitive e motorie, dalla lallazione ai primi passi. Spesso in queste tappe di crescita assistiamo a fenomeni che erroneamente vengono definiti regressioni del sonno.
Ma i bimbi - afferma la Tata del sonno - non possono regredire da capacità che ancora non hanno acquisito. Si tratta semplicemente di fasi di evoluzione, che possono disturbare la nanna.
Il bimbo può fare fatica a separarsi dal mondo, così interessante, ma anche dai genitori, e avere maggiore bisogno di protezione.
<<Rassicuratelo in questa ambivalenza tra voglia di crescere e desiderio di rimanere piccolo>>, precisa Acito: <<Accoglietelo nel lettone: dopo qualche ora o un paio di notti, tornerà serenamente nel suo lettino>>.
Mantieni il buon ritmo
Affinchè i bambini possano addormentarsi serenamente, esistono alcuni elementi fondamentali: un buon ritmo quotidiano regolato su giorno e notte, con pisolini diurni e nanna notturna, pasti regolari e un ambiente del sonno adeguato.
Dai due mesi è opportuno che i bimbi dormano al buio - suggerisce Biondi - tanto la paura del buio non esiste prima dei due anni.
In fase di addormentamento e risveglio possono aiutare i rumori bianchi, che producono una sorta di muro del suono.
Utili in tal senso i baby comforter: simpatici peluche con diversi livelli di luminosità e diversi suoni rilassanti che vengono riprodotti con lo scopo di calmare e tranquillizzare il bambino. Scopri tutti gli animaletti disponibili e le loro funzioni qui:
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Oppure i sempre verdi carillon con le loro dolci melodie accompagneranno i bambino nel sonno o al risveglio.
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<<Instaurare una routine>> - consiglia Acito - <<Coccole, bagnetto, libricino illustrato: se il bambino conosce i vari passaggi, non deve elaborare niente di nuovo e si rilassa>>.
Vietati, anche quando è più grande, gli audiovisivi dopo le ore 18.
Covid e altri grattacapi
In questo periodo di pandemia, il sonno di molti bambini è più disturbato. Lo hai notato anche tu? Sarà colpa dell'ansia?
<<Direi di no>>, dice Biondi, <<piuttosto è venuta meno la stanchezza di una vita piena di stimoli che li fa scivolare in un sonno profondo. Inoltre la simbiosi diurna figli-genitori può costituire un fattore di disturbo perchè i piccoli vorrebbero che di notte non si interrompesse. Quello che si può fare è posticipare un pò, senza esagerare, l'orario della messa a letto e dedicarsi la sera ad un'attività fisica che li faccia scaricare, come saltare sul letto o ballare. Questo, circa 40 minuti prima di andare a dormire>>.
Un consiglio che può essere valido anche in altre occasioni.
Il ruolo del papà
Per essere efficaci nella fase di addormentamento dei bambini, i genitori dovrebbero essere riposati ed emotivamente equilibrati.
La mamma non può fare tutto da sola, la collaborazione dei papà è fondamentale.
E se i bimbi si svegliano perchè vogliono essere allattati? Può anche essere che i bimbi cerchino contatto e non cibo, e a questo bisogno possono rispondere perfettamente anche i papà.
<<Anzi meglio>> - dice Acito - <<Sono stati fuori, hanno lavorato, sono più tranquilli e... non odorano di latte!>>.
La mamma darà al bimbo il pieno di coccole durante il giorno in modo che sia soddisfatto e si preoccuperà di anticipare la poppata di almeno mezz'ora prima della nanna: dopodichè serata libera!
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Intervista tratta dal magazine Oggi