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Rientro a casa con il neonato: come affrontarlo e di cosa hai bisogno

Rientro a casa con il neonato: come affrontarlo e di cosa hai bisogno

Eccolo finalmente il grande momento! Quante volte lo avete sognato durante la gravidanza?

Voi e il vostro piccolo appena nato lasciate l’ospedale o la clinica per tornare a casa e iniziare la vostra vita insieme al papà e magari ci sono anche dei fratellini.

Ci avete fantasticato su per i 9 mesi di attesa, preparando ogni dettaglio con dedizione e pazienza, avete preparato la culletta, il fasciatoio, avete fantasticato sul primo incontro con il fratellino maggiore.   .

Poi avete affrontato il parto e abbracciato la creatura che avete portato in grembo e protetto con amore.

E infine, quando il bello sta arrivando, vi fate prendere dal panico per il ritorno a casa con il neonato!

Certo, ora si comincia a fare sul serio. Dopo i giorni di degenza, in cui siete state assistite e coccolate da medici e ostetriche, il rientro a casa con il neonato segna un punto di svolta.

E i timori possono anche starci: in fondo, i bambini non sono dotati di “manuale d'istruzioni”, tutto quello che avete letto o imparato durante la gravidanza potrebbe servire relativamente, sarà la pratica e la vita quotidiana ad "indottrinarvi".

“Eh pare facile!”, direte voi. No. Non lo è. Ma vi diamo qualche suggerimento per vivere il ritorno a casa con il neonato serenamente.

Rientro a casa con il neonato e visite dei parenti

Innanzitutto, cercate di fare in modo di non trovare l’appartamento super affollato di gente.

Tra ovetto, borsa del piccolo, la vostra valigia, la mancanza di sonno e i dolori del post parto, voi e il vostro partner sarete già piuttosto "confusi".

Se poi ci mettete i nonni, gli amici, gli zii e i vicini siete nei guai! Capiamo l’entusiasmo, ma piano piano ci sarà spazio per tutti.

Al vostro rientro vi meritate un po’ di tranquillità. Vi meritate del tempo per godervi la vostra nuova famiglia.

Una cosa fondamentale anche per il vostro bambino: già ha subito lo shock del mondo esterno e ora lo aspetta un grosso cambiamento. In questo momento lui ha bisogno solo di voi e del vostro amore.

Non stupitevi dunque se avrà la necessità di qualche giorno di assestamento prima di abituarsi.

Se l’ambiente è caldo e intimo e voi gli offrite voi stessi, si adatterà molto facilmente.

Quindi, il consiglio è quello di organizzare le visite nel tempo, concedetevi un paio di settimane per voi prima di aprire le porte a tutto il parentado e agli amici

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Come organizzare la casa per il rientro col neonato

Prima del parto, organizzate la casa in modo funzionale.

Posizionate il fasciatoio possibilmente in bagno e mettete tutto ciò che può servirvi, pannolini, crema anti arrossamento, garze per la medicazione del cordone ombelicale e tutto il resto per il bagnetto.

All’inizio sembrerà un’impresa titanica, ma dopo pochissimo tempo sarete in grado di farlo praticamente a occhi chiusi, anche perché lo farete anche di notte!

Inoltre, prima del rientro a casa con il neonato dovrete mettere la culla o il lettino nella vostra stanza.

Sarà certamente più comodo, per evitare di alzarvi tante volte durante le ore notturne. Nessuno vi vieta però di collocarla in un’altra camera: avrete il sonno così leggero che sentirete il piccolo senza alcun problema.

La prima notte a casa con un neonato può scatenare tante emozioni, ansia inclusa.

Sarò capace di soddisfare i suoi bisogni? E se piange lo sentirò? E se non vuole dormire che faccio? Mamma mia, se gli viene una colica?

State tranquille: saprete fare tutto e anche di più di quello che immaginate. Si chiama istinto materno e spesso vi salverà da situazioni anche complesse.

Ritorno a casa con il neonato e allattamento

Se avete optato per l’allattamento al seno ritagliatevi un angolo della casa per farlo nella massima quiete.

Attaccate il piccolo ogni volta che lo richiede: l’allattamento a richiesta è faticoso, ma sappiate che è il dono più grande che potete fare al vostro bambino.

Se invece usate latte artificiale, attrezzatevi con tutto ciò che può servirvi: sterilizzatore, tettarelle, biberon, scaldabiberon

Quando tornate a casa c’è una cosa che potete fare per evitare che vostro figlio scambi il giorno con la notte.

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Di giorno, quando il piccino dorme, lasciate sempre filtrare un po’ di luce e lasciate che lui si abitui ai rumori (potreste anche scoprire che i rumori bianchi facilitano il suo sonno). Si adatterà più facilmente al mondo che lo circonda.

Il ruolo del partner quando si torna a casa col bambino

Una volta che rientrate a casa, il partner ha un ruolo fondamentale. Tenete presente che potrà sentirsi un po’ “preso dalla botta” pure lui.

Cercate di coinvolgerlo nella quotidianità: può darvi una mano col bagnetto o a preparare un biberon, a cantare una ninna nanna mentre vi fate una doccia (cercate di trovare il tempo!) o fare un massaggino al  bimbo se ha qualche colichetta.

Sono emozioni nuove e strepitose pure per lui e viverle insieme è il più bel regalo che potete farvi.

Anche tutti gli altri (nonni, zii, vicini di casa) vorranno sentirsi utili: accontentateli.

Magari potranno fare la spesa o stendere i panni per voi. Gestite voi la cosa senza dimenticare chi è che davvero comanda adesso: il vostro bambino.

Ma cosa bisogna  avere pronto in casa per accogliere il neo arrivato?

Cosa acquistare di veramente utile per evitare di affollare tutte le stanze di prodotti che poi non utilizzerete? Vediamo di fare un elenco più o meno completo.

Oltre a ciò che serve alla mamma e al bebè in ospedale, il rientro a casa con il neonato va pensato e organizzato bene.

Non occorre farlo diventare uno stress, al contrario preparare tutto ciò di cui avrà bisogno dopo la nascita può essere molto divertente.

Il trio o duo

Quello che certamente non deve mancare per il rientro a casa con il neonato è il trio, cioè navicella, ovetto e passeggino o il duo, cioè navicella e passeggino o ovetto e passeggino..

La navicella serve per la nanna o, se corredata dell’apposito kit di sicurezza, anche in auto, ad esempio uscendo dall’ospedale.

Per la macchina comunque andrà benissimo anche l’ovetto (o porta-enfant).

Il passeggino viene utilizzato dopo qualche tempo, in genere intorno ai 6 mesi.

Se però in casa avete già una culletta per la nanna da far girare in casa o comunque avete una casa a un unico livello (in questo modo la nanna la farà nella sua culla/lettino) potreste optare per il duo ovetto (per la macchina e passeggiate) e passeggino (da utilizzare più avanti). 

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Troverete di sicuro ciò che fa per voi.

Il fasciatoio

Prima del rientro a casa con il neonato è necessario attrezzare una zona per il cambio del pannolino. La collocazione del fasciatoio dipenderà dagli spazi di casa vostra.

Molto comodo è averlo in bagno, ma se non è abbastanza grande potete optare per la cameretta del bambino o, in alternativa, per la vostra.

Il fasciatoio ideale ha scaffali o organizer dove riporre i pannolini, le salviette e tutto l’occorrente per la pulizia del vostro piccolo.

In commercio, anche in questo caso, esistono vari modelli.

Ci sono ad esempio quelli che hanno la vaschetta per il bagno incorporata, quelli super minimal e funzionali, quelli collocati sopra una cassettiera o, ancora, quelli classici montati su una base di metallo.

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I prezzi sono molto variabili, da poche decine di euro a diverse centinaia. Se avete problemi di spazio potete scegliere un fasciatoio da muro.

La vaschetta per il bagno

Restiamo in ambito di pulizia parlando di un altro oggetto utile per il rientro a casa con il neonato: la vaschetta per il bagnetto.

Una volta che cadrà il moncone del cordone ombelicale, sarà un appuntamento quotidiano per il bimbo e – con le dovute eccezioni – si divertirà un sacco.

Ricordate di comprare anche un termometro per l’acqua, che deve essere a 37 gradi.

Per la vaschetta avete ampia scelta. Oltre ai fasciatoi che ce l’hanno inclusa (ma non sempre sono comodissimi: pensate ad esempio al riempimento e svuotamento), ci sono vari tipi: classiche di plastica da collocare sull’apposita base oppure direttamente nella vasca di casa vostra, di gomma (pratica perché si piega e non prende spazio. Potete portarla anche in vacanza) oppure da mettere nella doccia se non avete vasca.

Per i primi tempi potrete optare per una vaschetta da lavabo, comoda fintanto che i neonati non stanno ben dritti con la schiena. Oppure le vaschette ergonomiche, che permettono al bambino di essere bagnato in una posizione simile all'utero, che lo conforta durante il bagno.

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Anche qui la scelta dipenderà dai vostri gusti ed esigenze.

Lettino o culla

Per i primi mesi dopo il parto sono tante le mamme che usano per la nanna del bebè la navicella del trio. I neonati però crescono piuttosto in fretta, quindi non è un oggetto che può essere utilizzato molto a lungo.

La scelta quindi va fatta tra una culla o direttamente un lettino.

Anche la culla può essere usata solo “a tempo determinato” per lo stesso motivo della navetta e quindi per il rientro del neonato a casa si può valutare l’ipotesi di acquistare un lettino, che durerà certamente più a lungo.

Se si opta per il lettino (ad esempio quello tradizionale con le sbarre in legno), bisogna tenere presente che un neonato di pochi giorni, che ancora non si è abituato al mondo esterno, potrebbe sentirsi un po’ “perso”.

Esistono quindi dei riduttori che lo “avvolgono” in un caldo abbraccio, come se fosse quello della mamma. Inoltre, per agevolare l’allattamento e il contatto fisico, ultimamente vanno molto di moda i lettini da co-sleeping che si attaccano a quello dei genitori abbassando una sponda.

Un’alternativa “estiva” è un lettino traforato. La comodità sta nel fatto che le sponde sono morbide (e non c’è bisogno di paracolpi) e fatte a retina, permettendo un migliore passaggio dell’aria e quindi di dormire più freschi.

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Prodotti per l’igiene

Anche in questo caso, non è necessario svaligiare una farmacia o una sanitaria prima del rientro a casa con il neonato.

I prodotti per l’igiene che veramente servono non sono molti: pannolini (a volontà), un bagnoschiuma delicato (senza profumo e senza sostanze irritanti), una crema a base di zinco per il sederino arrossato, una spugna morbida.

I cotton fioc sono banditi, il borotalco e la colonia inutili, mentre le salviette umidificate andrebbero usate solo quando siete fuori: per il cambio del pannolino in casa basta solo acqua tiepida e al massimo una goccia di sapone super delicato, quello che userete per il bagnetto va bene.

Tenete a portata di mano anche dell’acqua ossigenata o alcol 90° e delle garze per la cura del moncone ombelicale.

Dovrà essere fatta per qualche giorno, fino a quando cadrà da solo. Comprate anche delle forbicine per le unghie (non avete idea della velocità con cui crescono) con le punte arrotondate e un termometro: speriamo non serva, ma meglio essere pronte.

Tutto per l’allattamento (al seno o artificiale)

Veniamo alla pappa. Che sia allattato al seno oppure con latte artificiale, tutto deve essere pronto per il rientro a casa con il neonato.

In realtà, per l’allattamento materno non occorre molto: serviranno le coppette assorbilatte per voi (ma anche dei semplici fazzoletti di cotone traspiranti) e un tiralatte, qualora per mille motivi aveste bisogno di fare scorta di latte materno (rientro al lavoro oppure esigenza di lasciare il bimbo a qualcuno).

I tiralatte più comodi sono senza dubbio quelli elettrici, ma c’è chi si trova meglio con quelli manuali.

Se invece il piccolino prende il latte artificiale ciò che vi serve sono biberon (meglio se con tettarella naturale oppure anticolica), scaldabiberon (esistono quelli anche da viaggio, che si attaccano all’accendisigari della macchina) e sterilizzatori.

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Qualunque sia il modo in cui nutrite vostro figlio, un ultimo suggerimento è quello di prendere un cuscino per l’allattamento: è comodissimo per voi e per il piccolino!

 

 

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FONTE: blog Imamma

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